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MICROBI-ZECCA
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FATTI: I boschi scuri e le pianure verdeggianti di praticamente ogni parte del mondo sono popolati da minuscole zecche alla ricerca di sangue. Questi piccoli vampiri possono essere piccoli come una punta di spillo o grandi come un chicco d'uva, ma tutte hanno la spiacevole capacità di avvertire il calore e l'anidride carbonica e di identificare le zone di maggior passaggio in cui è più probabile mietere vittime. Quando avvertono la presenza di un ospite nelle vicinanze saltano giù dai fili d'erba o dalle foglie ed affondano il loro ipostoma munito di pungiglione a forma di zanna nel collo della vittima (o in un altro punto del corpo alla loro portata) e succhiano fino a centinaia di volte il loro peso corporeo fino a quando non sono sazie. O non vengono tolte.
Le zecche sono degli artropodi, non sono insetti ma aracnidi affini agli scorpioni e ai ragni. Le zecche dure (tipo quelle dei caprioli o dei daini) sono dotate di una specie di corazza che ne protegge il dorso, consentendo loro di potersi alimentare in tutta tranquillità per ore, o giorni. Siccome malattie come la tularemia, la malattia di Lyme (borreliosi) e la febbre maculosa delle montagne rocciose tendono ad essere trasmesse solo verso la fine del pasto delle zecche si ha spesso il tempo necessario per accorgersi della loro presenza prima che sia troppo tardi! Le zecche molli invece mangiano e lasciano la presa dopo appena un ora.
Per togliere le zecche è meglio evitare i rimedi popolari che fanno uso di spilli arroventati, cerini o benzina, perché possono provocare il rigurgito di parte del sangue succhiato dalla zecca, diffondendo così l'infezione. é meglio afferrare la zecca con una pinzetta, quanto più possibile vicino alla pelle, rigirarla sulla schiena (lentamente, in modo che la parte dove c'è la bocca staccandosi non finisca sulla pelle) e tirare delicatamente fino a staccarla. E resistete alla tentazione di infilzare uno spillo nel cuore della bestia, onde evitare di diffondere l'infezione. Lavare con alcol per non avere problemi, magari utilizzando anche uno spicchio d'aglio.
Vi siete mai chiesti quale forma abbia il microscopico esserino causa della tosse che vi attanaglia da settimane? E come sarà fatto il piccolo virus della febbre suina? E la salmonellosi ha i tentacoli? E l'ulcera ha un viso carino? Adesso potete scoprirlo, e senza microscopio!!!! La serie di peluches GIANT MICROBES è nata dall'idea di ingrandire un milione di volte un virus e trasformarlo in un simpatico peluches in grado di esorcizzare la paura di queste infami malattie!
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